Quali sono i sintomi della depressione?

Secondo il manuale psichiatrico, diagnostico e statistico, DSM-IV-TR ci può essere un episodio depressivo maggiore (singolo episodio) con sintomi persistenti da oltre due settimane o un disturbo depressivo maggiore(episodi ricorrenti intervallati da un periodo di due mesi senza sintomi). Nella maggior parte dei casi la depressione si configura come Disturbo depressivo maggiore. In entrambi i casi i sintomi devono causare un’importante compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti della propria vita.

Ci devono essere almeno cinque dei seguenti punti e si devono manifestare quasi ogni giorno:

– umore depresso per la maggior parte del giorno
– marcata diminuzione di interesse o piacere per le attività
– significativa perdita di peso, in assenza di una dieta
– insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
– agitazione o all’opposto rallentamento psicomotorio
– mancanza di energia e affaticabilità
– sentimenti di autosvalutazione o colpa
– diminuzione della concentrazione
– ricorrenti pensieri di morte

L’umore depresso va ben oltre al sentirsi tristi, è vissuto come un angosciante dolore psichico e vitale che toglie alla vita, gioia e speranza.

Cosa causa la depressione?

A livello biologico, gli studi sui gemelli monozigoti (da un unico ovulo e spermatozoo) o dizigoti (da due ovuli e due spermatozoo) e sui soggetti adottati hanno dimostrato una certa ereditabilità dei disturbi depressivi, anche se in modo meno consistente rispetto al disturbo bipolare. Il tasso di ereditabilità per i sintomi depressivi si attesta attorno al 76%. L’ereditarietà è comunque meno probabile per le forme di depressione lievi.

La depressione risulta comunque un disturbo che ha diverse cause: psicologiche, relazionali, evolutive e biologiche. Per questo motivo è consigliato, oltre che alla Psicoterapia, anche un sostegno farmacologico con antidepressivi.

Depressione

LA PSICOTERAPIA INTERPERSONALE

A livello Psicologico e relazionale l’Approccio Interpersonale (Giusti, Lazzari 2004) considera la depressione come la conseguenza di uncambiamento nel contesto interpersonale della persona. Molti valutano i loro problemi come del tutto individuali e completamente indipendenti dal contesto, mentre è importante sapere che la depressione è connessa al modo di condurre i rapporti interpersonali.

La terapia interpersonale è a breve termine e si concentra di solito su una o due delle quattro aree problematiche relazionali della depressione, da cui sembrano provenire i maggiori turbamenti:

1-il dolore del lutto: quando colui che ha subito la perdita di una persona significativa non riesce ad attraversare le naturali tappe del processo di lutto e si trova in una di queste posizioni:
– esprime, improvvisamente, un dolore abnorme molto tempo dopo la perdita;
– rimane profondamente addolorato negli anni;
– manifesta sintomi non affettivi e appare distaccato.

2- i conflitti interpersonali: quando il paziente e almeno un’altra persona vivono aspettative non reciproche sulla loro relazione che portano a conflitti e incomprensioni;

3- le transazioni di ruolo: quando la persona ha difficoltà a superare serenamente le transazioni del ciclo di vita (nascita, matrimonio, separazione dai figli o dal coniuge o da un amico, lutto, vecchiaia) e le transazioni sociali (cambiamento di lavoro, università, ecc…).

4- i deficit interpersonali: quando la persona vive relazioni sociali inadeguate, inconsistenti o assenti che la portano all’isolamento.

L’INTERVENTO PSICOTERAPEUTICO

Nelle sedute iniziali raccolgo i dati anamnestici della storia relazionale del paziente e somministro dei tests. Passo in rassegna la sintomatologia depressiva per confermare la diagnosi e dare un nome alla molteplicità dei sintomi. La persona è malata e può essere aiutata con l’intervento adeguato per superare la perdita di speranza e il senso di vuoto che sta vivendo. A seconda della compromissione del funzionamento sociale o lavorativo, valuto la possibilità di un sostegno farmacologico.

Definita l’area problematica formulo le strategie d’intervento costruendo insieme la dinamica relazionale che il paziente ha difficoltà a gestire e che nel tempo ha portato alla manifestazione dei sintomi depressivi.

Per il tipo di tecniche e di strumenti che utilizzo vedi la voce “Approccio terapeutico”.

L’obiettivo terapeutico principale è la riduzione dei sintomi depressivi e il miglioramento delle relazioni interpersonali.

Dott.ssa Patrizia Baroncini L. D.